Home Moreland Peggy Oh, Mandy Cartland Barbara Najpić™kniejsze miśÂ‚ośÂ›ci 08 Polowanie na m晜źa Jack London On the Makaloa Mat and Island Tales CzesśÂ‚aw Chruszczewski Fenomen kosmosu 0705. Celmer Michelle Fantazje w lustrze Cassie Miles Zabójczy wdzić™k 02. Burnes_Carolin_Detektyw_o_kocim_spojrzeniu Laurell K. Hamilton Meredith Gentry 01 A Kiss Of Shadows Saga o Ludziach Lodu 41 Góra demonów 185 James Susanne Biznesmen bez serca |
[ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ] sei in ogni luogo degli spazi sterminati perché dalla tua oscura fiamma viene generato quello che noi crediamo il nostro spazio. Tu sei la ragione ultima e totale di ogni tempo e di tutti gli spazi tu sei il tempo e l alito del tempo, lo spazio e la tensione dello spazio. Tu sei l Uno primitivo e l inconcepibile Essere che sta Oltre l Uno. Tu sei il Tutto e l inesprimibile fondamento che sta sotto il Tutto. Tu sei presente in ogni tempo e in ogni spazio perché ogni tempo e ogni spazio vivono ed esistono soltanto per la tua presenza. Perché Tu sei Quello che ha il suo trono nei quattro confini dell Eternità, Tu sei Yog-Sothoth. L abisso vivente ed urlante in eterno ha un anima che gli dà la sua oscena sembianza di vita. Quest anima sei Tu, Anima dell abisso finale. L abisso ribollente al suono di flauti blasfemi premuti contro labbra che non sono labbra è sede e dimora di un dio. Tu sei l abisso ed il Dio dell abisso, Tu sei l abisso ed il Signore dell abisso. Perché Tu sei Quello che ha il suo trono nei quattro confini dell Eternità, Tu sei Yog-Sothoth. Tu sei l Abitatore della notte infinita, il Creatore dell oscurità senza limiti che da te emana incessante. Tu sei il vampiro della notte che vola in giro silenzioso a prendere possesso del suo regno di tenebra e su questo allunga l ombra mortale delle sue ali membranose. Tu sei Quello che non ha occhi perché nell oscurità senza fondo dell abisso non c è nulla che possa esser visto con occhi. Tu sei Quello che non ha orecchi perché nel silenzio sepolcrale dell abisso non ci sono suoni che possano essere ascoltati con orecchi. Tu sei Quello che vede nel buio, Tu sei Quello che ode nel silenzio. Tu sei Quello che vede al di là di ogni percezione umana le infami forme senza forma generate dall oscurità infinita. Tu sei Quello che ode al di là di ogni possibilità di immaginazione gli immondi suoni evocati incessantemente dal regno dell eterno silenzio. Perché tu sei Quello che ha il suo trono nei quattro confini dell Eternità, Tu sei Yog-Sothoth. Già una volta questa Terra ti ha conosciuto, quando il mondo era giovane e l uomo non era ancora venuto a proclamarsene padrone. Già una volta sei filtrato dalle stelle attraverso la Porta che unisce le sfere e sei venuto in mezzo al nostro mondo per prenderne possesso. Nessuno ti vide arrivare ma chi c era in quel tempo comprese senza speranza che il suo mondo non sarebbe stato più suo, comprese con terrore che ormai avrebbe avuto per sempre il tuo diabolico potere come compagno della propria ombra e guardiano della soglia della casa che fino ad allora aveva chiamato sua. Perché Tu sei Quello che ha il suo trono nei quattro confini dell Eternità, Tu sei Yog-Sothoth. Una volta Leng era un posto lontano e difficile da raggiungere, ma la strada era conosciuta, e c era chi andava a Leng, e ne tornava. Ora la strada si è persa e nessuno desidera ritrovarla, ora tra noi e Leng si estende senza fine il deserto gelato che nessun uomo calpesta, la landa desolata da cui la vita fugge, la distesa infame in cui hanno sede indisturbati esseri e presenze che il mondo degli uomini non accoglie, al di là della vita che sappiamo immaginare. Ora la strada si è persa perché Leng non è più parte di questo nostro mondo. Leng appartiene ora agli spazi esterni da cui Tu sei colato giù una volta per farne il tuo trono fra noi. Perché Tu sei Quello che ha il suo trono nei quattro confini dell Eternità, Tu sei Yog-Sothoth. Tua è la mostruosa Porta del vuoto, tua è la Porta convessa che si spalanca sull abisso finale, sull oceano ribollente del definitivamente altro, dell esterno senza ritorno dove si agitano senza fine le oscene forme degli Altri Dei in perpetua dissoluzione, dove striscia sibilando Nyarlathotep con mille forme e nessun aspetto. Tu sei là dove le sfere si incontrano e si toccano nel loro eterno vorticare51, là dove nel nostro mondo si apre la Porta concava. Tu sei la Porta e il signore della Porta, Tu sei il tremendo Guardiano della Porta, Tu sei 51 Qui ritorna la cosmologia di cui rimandiamo alla fig. 2.1. Trasformato in documento elettronico da Naamah (http://utenti.tripod.it/Naamah). [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ] |
||||
Wszelkie Prawa Zastrzeżone! Jeśli jest noc, musi być dzień, jeśli łza- uśmiech Design by SZABLONY.maniak.pl. | |||||